Scambio culturale Italia-Francia
Dal 9 al 14 febbraio del 2025, noi, studenti dell’Istituto Enrico Fermi di Montesarchio abbiamo avuto il piacere di accogliere nelle nostre famiglie uno studente o una studentessa francese del Lycée Jean-Pierre Vernant di Sèvres. Un mese dopo, dal 9 al 14 marzo, abbiamo soggiornato e vissuto la quotidianità dei nostri corrispondenti francesi.
Il primo giorno ci siamo diretti verso l’aeroporto di Napoli per prendere il volo in direzione Parigi-Orly. Arrivati alla scuola di Sèvres, abbiamo incontrato i nostri amici, dai quali ci eravamo separati con tantissima tristezza il mese precedente. Fin dal primo pomeriggio, ognuno ha potuto socializzare con il nuovo ambiente. Le famiglie sono state da subito accoglienti e abbiamo provato un grande affetto per loro, in quanto ci hanno fatto sentire a casa con i loro sorrisi grandi e le loro preoccupazioni su come fosse andato il viaggio. Tra chiacchiere, domande e discorsi in una lingua straniera termina questa prima intensa giornata, carichi per la prossima e per l’inizio di una settimana che si presenta davvero piena di emozioni e di felicità. Il giorno dopo, i professori e la preside ci hanno accolto al liceo, spiegandoci le differenze del sistema scolastico francese. Il loro liceo dura 3 anni, durante i quali scelgono le materie che preferiscono approfondire e sulle quali vogliono specializzarsi. Come poi abbiamo verificato nella mattinata stessa frequentando le lezioni, loro ad ogni ora cambiano aula (infatti, i compagni di lezione sono diversi d’ora in ora) ed hanno un proprio orario personale, dato all’inizio dell’anno, in cui conoscono le ore che devono frequentare (le quali possono variare dalla mattina fino alle 18 di pomeriggio). Il complesso scolastico è grandissimo e ci sono più edifici dove ogni studente deve spostarsi. Alcune delle aule presentano anche dei banchi per 4 persone, in quanto si preferiscono lavori di gruppo e quindi il confronto di idee e discussioni costruttive tra i ragazzi stessi.
Il pomeriggio siamo andati tutti a Parigi a visitare la Basilique du Sacré-Cœur de Montmartre e i fantastici professori francesi hanno organizzato un’attività da fare in coppia con i nostri corrispondenti per farci conoscere meglio questo meraviglioso quartiere. La seconda giornata tra fascino e stupore per le bellezze di Parigi è passata velocissima, infatti, immediatamente è arrivata la terza. Abbiamo seguito in mattinata le lezioni, apprendendo nuove materie e nuovi approcci didattici. Nel pomeriggio abbiamo visitato la reggia di Versailles che ci ha lasciato stupefatti dalla sua bellezza e, infatti, abbiamo trascorso e assaporato più tempo possibile, immersi nell’arte barocca. La Reggia di Versailles è uno dei palazzi più famosi al mondo e fu la residenza dei re di Francia fino alla Rivoluzione Francese. Celebre per la Galleria degli Specchi, è Patrimonio UNESCO. Ancora affascinati dal giorno prima, il 12, arrivati alla metà del nostro viaggio, abbiamo trascorso la nostra giornata a Parigi.
La mattina abbiamo visitato il Museo d’Orsay, perdendoci tra le opere dei più importanti impressionisti e post-impressionisti. Incantati dalle opere di artisti come Van Gogh e Monet, siamo arrivati nel Jardin des Tuileries e abbiamo ammirato la famosissima piramide del Louvre. Nel tardo pomeriggio abbiamo passeggiato per gli Champs-élysées e abbiamo scattato tante fotografie all’Arc de Triomphe. Il giorno 13 siamo stati travolti da un’ondata di arte contemporanea a due passi da Place du Châtelet, sulla famosissima strada di Parigi rue de Rivoli, dove esattamente al numero 59 troviamo questo vastissimo edificio affascinante e particolare già all’esterno, che ospita più di 30 artisti residenti. Siamo rimasti sorpresi dalla grande originalità e particolarità delle opere degli artisti. Dopo pranzo, ci siamo spostati per visitare la famosissima Notre Dame, passeggiando per le strade di Parigi e ammirando tutto quello che ci circondava. Ci siamo diretti vicino alla Torre Eiffel, dove ci hanno raggiunto i nostri corrispondenti per fare insieme il giro con la bateaux mouches sulla Senna ed abbiamo avuto l’occasione di vedere da una nuova prospettiva tutto quello che avevamo visitato nei giorni precedenti. La parte più bella è stato il momento in cui si è accesa la Torre Eiffel e abbiamo potuto assistere a uno spettacolo indimenticabile e magico. Dopo aver concluso il nostro giro siamo andati a mangiare in un fast-food e tra risate, divertimento e anche un po’ di stanchezza siamo tornati ognuno nelle proprie case carichi per iniziare il nostro ultimo giorno in Francia.
Il 14 abbiamo trascorso la mattinata a scuola, seguendo ognuno i corsi del proprio corrispondente e prima di pranzo abbiamo visto un video preparato dai nostri corrispondenti con tutte le foto fatte durante il loro viaggio in Italia e parte del nostro viaggio in Francia. Ci siamo riuniti tutti nella mensa, dove abbiamo salutato i nostri amici francesi. La separazione con le famiglie e i corrispondenti è stata davvero triste e avremmo voluto rimanere un po’ in più. Ci siamo consolati promettendoci che il prima possibile avremmo ripreso l’aereo e ci saremo rivisti sia in Francia che in Italia. Ci siamo diretti verso la fermata del nostro treno che ci ha portato all’aeroporto d’Orly dove abbiamo aspettato l’orario di partenza del nostro aereo che ci ha portato a Napoli. Abbiamo preso un pullman che ci ha condotto, infine, nel parcheggio della nostra scuola dove c’erano i nostri genitori ad aspettarci ansiosi di ascoltare tutte le nostre esperienze della settimana. Durante il nostro soggiorno abbiamo assaggiato varie specialità della cucina francese, come la raclette, i croissant, i buonissimi pain au chocolat e soprattutto le crepes. Abbiamo conversato, letto, ascoltato per una settimana solo in francese, esercitando quello che per anni abbiamo appreso a scuola.
Ripensando a tutto ciò, non può che sorgere in noi una forte nostalgia e soprattutto una travolgente felicità. Abbiamo scoperto un modo diverso di vivere la propria quotidianità, nuove case, nuove persone meravigliose e soprattutto nuove amicizie. Nonostante i differenti stili di vita, i momenti passati a conoscerci, ridere e a costruire un legame indistruttibile sono quelli che ci accumuneranno per sempre. Ci teniamo a ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa fantastica opportunità. Innanzitutto la nostra Preside e le nostre professoresse Biasco e Della Pietra che ci hanno guidato dal primo fino all’ultimo momento di questa esperienza, dimostrandosi sempre disponibili e mostrandoci un sorriso, che anche a chilometri di distanza, sapeva di casa. Ringraziamo i professori francesi Ranson e Cartolano che hanno organizzato attività stimolanti e straordinarie. Soprattutto ringraziamo le famiglie ospitanti e i nostri corrispondenti per averci dato affetto dal primo istante e per aver costruito un rapporto che speriamo (e dobbiamo!) di portare avanti in futuro.
Questo il link per leggere l’articolo pubblicato dai nostri corrispondenti francesi
https://www.calameo.com/books/00672995536c9e51fe2f2
Articolo e immagini a cura di Serena Maio e Antonietta Perone